UN PO’ DI STORIA SULLA PROTEZIONE CIVILE

Giuseppe Zamberletti, padre fondatore della Protezione Civile italiana, viene nominato nel 1976 Commissario Straordinario per assicurare il coordinamento dei soccorsi in occasione del terribile evento sismico del Friuli. Ripete la stessa esperienza a seguito del sisma dell’Irpinia nel 1980 e nel 1981, successivamente alla tragedia del piccolo Alfredino Rampi nel pozzo di Vermicino, l’On. Zamberletti verrà incaricato dal presidente della Repubblica, Sandro Pertini, di predisporre gli strumenti organizzativi della nuova protezione civile.

Il Dipartimento della Protezione Civile è una struttura della Presidenza del Consiglio dei ministri. Nasce per dotare il Paese di un organismo capace di mobilitare e coordinare tutte le risorse nazionali utili ad assicurare assistenza alla popolazione in caso di grave emergenza. Nel 1990 venne istituito il Dipartimento della protezione civile, l’anno seguente il Presidente della Repubblica Francesco Cossiga sostenne la necessità di prevedere una riforma ed una disciplina di gestione delle emergenze. Il 24 febbraio 1992, con la legge n. 225 nasce il Servizio Nazionale della Protezione Civile che ha il compito di “tutelare l’integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l’ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e altri eventi calamitosi.

Da questo momento il Dipartimento diventa il punto di raccordo del Servizio Nazionale della Protezione Civile, con compiti di indirizzo, promozione e coordinamento dell’intero sistema. La protezione civile è l’insieme delle attività introdotte per tutelare la vita, i beni, gli insediamenti, gli animali e l’ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti dalle calamità: previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi, gestione e superamento dell’emergenza.

Compongono la protezione civile. Il volontariato, come previsto dal Codice di Protezione Civile, decreto lgs n. 1 del 2018, è una delle strutture operative insieme a Vigili del fuoco, forze armate e di polizia, corpo forestale, servizi tecnici e di ricerca scientifica, Croce Rossa, Sistema Sanitario Nazionale e Soccorso Alpino e Speleologico. All’insorgere di una situazione di emergenza si attiva secondo le seguenti “procedure operative”: Valuta le situazioni di pericolo che gli sono segnalate e decide il pronto intervento, il lancio dell’allarme, l’ordine di evacuazione e l’ordine per la richiesta di soccorsi esterni. La normativa sull’allertamento prevede l’uso di codici colore, per un’immediata comprensione dei livelli di allerta, che vanno dal verde, assenza di criticità, sino al rosso, che indica una situazione estrema.